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"Un olio dal fruttato leggero con amaro e piccante mediamente intensi e...
"Un olio di media intensità con amaro potente e piccante deciso"
"Un olio dal fruttato intenso con amaro e piccante spiccati ed equilibrati"
L’Azienda Agricola, fondata nel 1928 dai fratelli Sergio e Sante Delle Monache, era dedita alla zootecnia, alla coltura di varie qualità di ortaggi e principalmente all'olivicoltura, con un'attenzione particolare alla ricerca di nuove tecniche di coltivazione, potatura e concimazione, per le quali si avvaleva della collaborazione di diversi esperti ed istituti di ricerca. Una delle più importanti di queste ricerche fu svolta nel 1948, quando Luigi Sommaini (Istituto di Chimica Agraria di Roma), agronomo tra i più noti, venne incaricato dal Ministero dell'Agricoltura di eseguire una sperimentazione sui metodi di impianto e concimazione da lui ideati, atti ad aumentare la quantità della produzione e la qualità dell'olio extra vergine. Egli scelse come sede i nostri oliveti, perché l'azienda già si distingueva per le tecniche d'avanguardia utilizzate, per i premi nazionali vinti nel campo olivicolo nel 1931 e 1937 e per essere da anni sede della scuola di potatura dell'ulivo. Grazie ai risultati ottenuti, conosciuti ancor oggi come "Metodo Sommaini", si segnò un punto di svolta nel campo dell'olivicoltura e della coltura delle piante arboree. Negli anni sessanta l'azienda diventò di proprietà esclusiva di Sergio Delle Monache che si concentrò particolarmente verso la cura del reparto olivicolo; in questo senso proseguirono ricerca e sperimentazione ai fini del miglioramento qualitativo dell'olio prodotto, tra cui ricordiamo le continue collaborazioni con l'Ispettorato Agrario di Viterbo ed enti di ricerca. Ma pochi anni dopo, a causa della sua prematura scomparsa, l'azienda subisce un'inevitabile battuta d'arresto. Il figlio Francesco, che condivise con il padre l'amore per la terra e per gli ulivi, ormai geologo affermato, aveva approfondito lo studio della composizione del terreno, dell'aspetto geomorfologico e delle caratteristiche agropedologiche dei terreni dell'azienda e decise di portare comunque avanti la produzione dell'olio extra vergine d’oliva, credendo fortemente nell'alta vocazione olivicola della zona, ma anche nella necessità di insistere nella ricerca: anche se il padre molto aveva fatto, c'erano ancora margini per migliorare. Così nel 1985 partecipò attivamente ad un'importante ricerca della durata di 4 anni condotta dall'ENEA in collaborazione con Università degli Studi della Tuscia, Cooperativa Energia e Provincia di Viterbo, sull'olivicoltura nel territorio della Tuscia, i cui risultati vennero presentati in un convegno presso la stessa Università e resi noti dall’Enea con la pubblicazione Aspetti Tecnici ed Economici dell'Olivicoltura Viterbese, di cui Francesco fu co-autore. Vennero comparati più di 40 parametri analitici e sensoriali di oltre 100 campioni e i risultati avvalorano le proprie convinzioni: l'olio di Vetralla, se prodotto con particolare cura e attenzione (vedi il processo produttivo), risulta tra i migliori in assoluto. Acclarata definitivamente la qualità dell'olio vetrallese e cogliendo le crescenti spinte ecologiste di quegli anni, la nuova sfida divenne ottenere un olio sempre più salubre, in grado di appagare pienamente la propria clientela, costituita da persone consapevoli, esigenti, competenti ed attente a una dieta salutare. E' così che alla fine degli anni novanta è stato tra i primi, sia ad intraprendere il processo di conversione ad azienda biologica, che a conseguire la qualifica di assaggiatore d’olio O.N.A.O.O. (2002). Nel 2012 l'Azienda Agricola "Sergio Delle Monache" viene definitivamente rilanciata e con essa tutto il suo patrimonio, fatto di storia, passione, tradizioni, cultura, sperimentazioni, svolte biologiche e prodotti d'eccellenza con la nascita dell'olio extra vergine di oliva Tamìa, un prodotto autentico, artigianale e salutare: è ricchissimo di polifenoli, un'impronta unica questa, che troverete in tutti i nostri oli.
L’Azienda Agricola, fondata nel 1928 dai fratelli Sergio e Sante Delle Monache, era dedita alla zootecnia, alla coltura di varie qualità di ortaggi e principalmente all'olivicoltura, con un'attenzione particolare alla ricerca di nuove tecniche di coltivazione, potatura e concimazione, per le quali si avvaleva della collaborazione di diversi esperti ed istituti di ricerca. Una delle più importanti di queste ricerche fu svolta nel 1948, quando Luigi Sommaini (Istituto di Chimica Agraria di Roma), agronomo tra i più noti, venne incaricato dal Ministero dell'Agricoltura di eseguire una sperimentazione sui metodi di impianto e concimazione da lui ideati, atti ad aumentare la quantità della produzione e la qualità dell'olio extra vergine. Egli scelse come sede i nostri oliveti, perché l'azienda già si distingueva per le tecniche d'avanguardia utilizzate, per i premi nazionali vinti nel campo olivicolo nel 1931 e 1937 e per essere da anni sede della scuola di potatura dell'ulivo. Grazie ai risultati ottenuti, conosciuti ancor oggi come "Metodo Sommaini", si segnò un punto di svolta nel campo dell'olivicoltura e della coltura delle piante arboree. Negli anni sessanta l'azienda diventò di proprietà esclusiva di Sergio Delle Monache che si concentrò particolarmente verso la cura del reparto olivicolo; in questo senso proseguirono ricerca e sperimentazione ai fini del miglioramento qualitativo dell'olio prodotto, tra cui ricordiamo le continue collaborazioni con l'Ispettorato Agrario di Viterbo ed enti di ricerca. Ma pochi anni dopo, a causa della sua prematura scomparsa, l'azienda subisce un'inevitabile battuta d'arresto. Il figlio Francesco, che condivise con il padre l'amore per la terra e per gli ulivi, ormai geologo affermato, aveva approfondito lo studio della composizione del terreno, dell'aspetto geomorfologico e delle caratteristiche agropedologiche dei terreni dell'azienda e decise di portare comunque avanti la produzione dell'olio extra vergine d’oliva, credendo fortemente nell'alta vocazione olivicola della zona, ma anche nella necessità di insistere nella ricerca: anche se il padre molto aveva fatto, c'erano ancora margini per migliorare. Così nel 1985 partecipò attivamente ad un'importante ricerca della durata di 4 anni condotta dall'ENEA in collaborazione con Università degli Studi della Tuscia, Cooperativa Energia e Provincia di Viterbo, sull'olivicoltura nel territorio della Tuscia, i cui risultati vennero presentati in un convegno presso la stessa Università e resi noti dall’Enea con la pubblicazione Aspetti Tecnici ed Economici dell'Olivicoltura Viterbese, di cui Francesco fu co-autore. Vennero comparati più di 40 parametri analitici e sensoriali di oltre 100 campioni e i risultati avvalorano le proprie convinzioni: l'olio di Vetralla, se prodotto con particolare cura e attenzione (vedi il processo produttivo), risulta tra i migliori in assoluto. Acclarata definitivamente la qualità dell'olio vetrallese e cogliendo le crescenti spinte ecologiste di quegli anni, la nuova sfida divenne ottenere un olio sempre più salubre, in grado di appagare pienamente la propria clientela, costituita da persone consapevoli, esigenti, competenti ed attente a una dieta salutare. E' così che alla fine degli anni novanta è stato tra i primi, sia ad intraprendere il processo di conversione ad azienda biologica, che a conseguire la qualifica di assaggiatore d’olio O.N.A.O.O. (2002). Nel 2012 l'Azienda Agricola "Sergio Delle Monache" viene definitivamente rilanciata e con essa tutto il suo patrimonio, fatto di storia, passione, tradizioni, cultura, sperimentazioni, svolte biologiche e prodotti d'eccellenza con la nascita dell'olio extra vergine di oliva Tamìa, un prodotto autentico, artigianale e salutare: è ricchissimo di polifenoli, un'impronta unica questa, che troverete in tutti i nostri oli.
"Un olio intenso dal sapore decisamente erbaceo con note armoniche di piccante e amaro"
"Un olio dal fruttato di media intensità con amaro e piccante presenti ed in equilibrio"
"Un olio dal fruttato medio con livelli di amaro lieve e piccante di media intensità"